Come abbattere l’umidità di risalita senza demolire.

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Come abbattere l’umidità di risalita senza demolire.

Iniezione di resine polisilossaniche.

Negli ultimi anni si sono palesate diverse problematiche di rischio idro-geologico in Italia.
Tali manifestazioni della natura hanno portato purtroppo a riflettere sulla precarietà delle strutture che spesso sorreggono le case di molti italiani. Il problema è sicuramente più diffuso di ciò che si pensa e si stima che circa i 2/3 delle abitazioni italiane non furono costruite seguendo i criteri antisismici. Ciò di per se può provocare problemi solamente in zone ad alto rischio sismico e nella vita di tutti i giorni non è percepito come pericolo, giustamente, dalla popolazione che in queste abitazione vive quotidianamente.
Esistono, tuttavia, problemi che possono riguardare anche le persone che abitano in luoghi non a rischio sismico: alcune volte le abitazioni di vecchia costruzione venivano ideate utilizzando materiali a basso costo e tecnologicamente meno avanzati rispetto a quelli odierni. Le fondamenta delle strutture venivano poggiate su basi di materiali bituminosi che servivano ad evitare la risalita di umidità dal terreno sottostante. Inoltre, dati i tempi e la necessità de risparmio in un’Italia, quella del dopoguerra, che doveva spesso fare i conti con dei budget molto bassi e delle costruzioni costruite on in unico blocco ma in momenti diversi, piani interi o ampliamenti costruiti in momenti diversi e, alcune volte, senza neanche progetti veri e propri vidimati da ingegneri o architetti qualificati. In questo panorama, che non coinvolge certo tutte le costruzioni del nostro Paese ma sicuramente una percentuale non trascurabile, non si faceva, per ovvie necessità, caso al degrado che le costruzioni possono incontrare con il tempo, specialmente a quei materiali carboniosi che possono essere soggetti all’attacco anche di agenti biologici, oltre naturalmente al normale degrado dovuto all’agente dell’acqua.

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I materiali bituminosi di cui era sovente l’utilizzo come barriera contro l’umidità di risalita sono soggetti, in quanto carboniosi, all’attacco di agenti biologici come le radici che possono bucare la barriera e provocare umidità di risalita. Oltre a questo, naturalmente, possono aggiungersi i normali movimenti del suolo che con il peso delle strutture possono provocare dei tagli ai fogli bituminosi e compromettere totalmente la barriera contro l’umidità in maniera irreparabile se non abbattendo le fondamenta, cosa naturalmente di difficile attuazione, oppure agendo in prossimità della superficie.
Uno dei metodi più diffusi è sempre stato il taglio fisico delle murature. Questo avviene tagliando con macchine idonee le murature in prossimità delle fondamenta per applicare nuovamente fogli di guaina bituminosa, andando in un secondo momento a ristabilire l’integrità della muratura con materiali cementizi. Questo metodo necessita di professionisti esperti che possano naturalmente certificare la buona riuscita del metodo che se fatto da personale inesperto può portare all’inevitabile perdita di solidità delle fondamenta e, nei casi peggiori, addirittura al crollo delle strutture.
Dagli anni ’80, grazie all’introduzione delle resine chimiche nel settore edilizio, si sono trovati nuovi metodi per poter realizzare una barriera contro l’umidità di risalita più sicuro e realizzabile anche da personale non esperto. Attraverso l’applicazione di resine polisilossaniche all’interno della muratura è possibile, da ormai trent’anni, evitare la demolizione per taglio fisico del muro inettando nella muratura, anche per muri “pieni” cioè tutti quei tipi di mattoni non vuoti all’interno come i mattoni in tufo o addirittura in pietra, in muri in calcestruzzo e mattoni pieni o altre forme di pietre porose e non, delle resine che, essendo molecole di ordine di grandezza addirittura inferiore rispetto alla molecola d’acqua, vanno a riempire le capillarità in cui si infiltra l’acqua e, solidificando, creano una barriera che impedisce all’acqua proveniente dal terreno di impregnare i primi mattoni delle mura, bonificando di fatto l’area dall’umidità di risalita dalle fondamenta.
La Resin SIET srl, attraverso la linea “Idrosil” fornisce una gamma di resine polisilossaniche in dispersione acquosa di facile utilizzo anche ai meno esperti capaci di creare una barriera chimica o all’occorrenza di creare una barriera contro l’umidificazione eccessiva delle facciate.
Nel caso in cui siate interessati a questa pagina è possibile informarsi, con supporti fotografici, sulla corretta applicazione di Idrosil 1.

By | 2018-06-19T11:47:19+00:00 febbraio 7th, 2017|Umidità di risalita|0 Comments

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